Si è svolta oggi, da remoto in videochiamata su Zoom, la conferenza di mister Marchionni in vista di Novara-Sestri Levante. Queste le parole del tecnico azzurro, che segue quotidianamente la squadra anche da casa: “Questo è un momento particolare, ma quello che ho fatto capire ai ragazzi è che nelle ultime quattro partite abbiamo giocato al 10% delle nostre possibilità e che anche se i risultati non sono arrivati siamo sempre a +4 sulla seconda. Devono togliersi di dosso tutta questa paura che si è generata, non dipende tanto dallo stato fisico ma da quello mentale, e quindi gli ho detto che devono tornare a divertirsi ed essere quella squadra spavalda che ha rispetto di tutti ma paura di nessuno. Nell’ultima gara c’è stato qualche passo in avanti, ma per una squadra come il Novara e per come sono fatto io non basta, voglio che tornino ad essere i ragazzi che non hanno paura di nessuno. Giochiamo una partita di calcio alla fine, male che vada si può perdere, però se ritorna quell’autostima che c’era non ci saranno problemi. Se siamo ancora primi un motivo ci sarà. C’è stato un periodo in cui schieravo Benassi a centrocampo perché in quel momento la squadra aveva bisogno di centimetri e fisicità, ora è maturata e non è questione di centimetri ma di testa, se facciamo girare la palla e la testa non è lenta, non ci sono centimetri che tengono. Ringrazio Gheller perché si è messo a disposizione in un momento particolare, ci ho parlato e mi ha dato input positivi, la squadra ha risposto bene, era vogliosa, a partire dai senatori che lo hanno aiutato. Non poter essere vicino alla squadra in questo momento mi fa ribollire il sangue, però al tempo stesso cerco di far sentire la mia presenza e di infondere tranquillità, i ragazzi hanno bisogno soltanto di quello. Pereira ha recuperato ed ha tutte le potenzialità per diventare un giocatore forte, deve stare sereno e pensare al bene della squadra. Quando si vince è tutto facile, ma io ho sempre detto che questo campionato dipende solo da noi se vincerlo o perderlo, sono già due mesi che ho suonato il campanello d’allarme ai ragazzi, perché ho giocato a calcio e so che in un mese ci si può giocare tutto quello che di buono hai fatto in un anno. Se però nonostante il momento di difficoltà siamo ancora a +4, questo è un segnale importante che devono capire i ragazzi. Sono tre partite che la squadra avversaria arriva al 90′ non stanca, la nostra forza è sempre stata quella di far correre gli avversari che poi andavano sistematicamente in difficoltà nel secondo tempo, dobbiamo tornare a giocare serenamente la palla come sappiamo fare. Sono gli altri che devono avere paura di noi. Stiamo decidendo chi si siederà in panchina domani, Venturini potrebbe essere un’eventualità, nel caso lo ringrazierò perché si è messo a disposizione e perché anche lui vuole il bene del Novara”.
in rilievo
Padova-Novara, conferenza pre gara
Si è svolta questo pomeriggio allo stadio Piola la conferenza